Informazioni
Orario : lun- ven 10-13; 14-17
 

La Biblioteca è accessibile ai ricercatori su prenotazione. Le richieste devono essere inviate via e-mail a Pamela Anastasio, bibliotecaria, che pianificherà l'agenda (Pamela Anastasio). nell'email indirizzata alla bibliotecaria la ricercatrice/il ricercatore includerà le seguenti informazioni: cognome, nome, istituto di appartenenza, collocazione dei libri da consultare, data e orario proposti (10-13h - 14-17h).

Condizioni di ammissione: Per accedere alla Biblioteca è necessario essere un ricercatore di livello universitario o di scuola di perfezionamento. È obbligatorio presentare un documento di identità valido. Consultazione delle opere in sede; non si effettua prestito.

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Storia e collezioni

Nel corso degli anni, la Biblioteca ha ricevuto in dono gran parte delle raccolte private di famosi studiosi belgi del XX secolo. Così, nel 1946, l’Academia Belgica riceve il lascito di Franz Cumont (1868-1947) – più di 15.000 tra volumi ed estratti sulla storia delle religioni e delle scienze nell'antichità, l'epigrafia e l'archeologia – e nel 1953 una piccola parte della biblioteca dello storico Henri Pirenne (1862-1935) attraverso il figlio Jacques. Dalla Fondazione nazionale Principessa Marie-José riceve negli anni '60 molte opere di storia dell'arte provenienti dalla biblioteca privata di Pierre Bautier (1881-1962), che fu conservatore ai Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique. Nel 2012 la storica dell'arte belga Cécile Dulière ha donato parte della sua biblioteca personale, in particolare opere sull'art nouveau e sull'arte e architettura belghe del XIX e XX secolo. Infine, tra il 2016 e il 2019, l'Academia Belgica ha ricevuto l'importante donazione della biblioteca personale e degli archivi scientifici di Nicole Dacos, storica dell'arte belga scomparsa nel 2014 e che ha legato il suo nome allo studio delle Logge di Raffaello in Vaticano e alla presenza in Italia nel '500 degli artisti fiamminghi. Legata da motivi professionali - oltre che personali - alla storia delle tre istituzioni confluite nella nuova Academia Belgica, Centro per la Storia, le Arti e le Scienze a Roma, la scelta della Biblioteca dell'istituzione è apparsa da subito come naturale.

Questi argomenti – storia, storia dell'arte, archeologia, storia delle religioni e delle scienze – costituiscono ancora oggi il nucleo delle collezioni: sui circa 80.000 titoli posseduti dalla biblioteca, il 70% rientrano in queste discipline.

La Biblioteca dispone di numerose riviste scientifiche belghe, italiane ed internazionali. Alcune sono anche accessibili in linea liberamente o dalle postazioni all'interno dell'Academia. La collezione di letteratura belga è costantemente aggiornata anche attraverso le regolari donazioni della Comunità francofona.

La Biblioteca possiede anche un fondo di libri antichi (tra cui alcune cinquecentine e due incunaboli) in cui spiccano una settantina di trattati latini sull'astrologia, provenienti dalla biblioteca di Franz Cumont. Oltre all'interesse che rivestono per i bibliofili, molte di queste opere non sono più state riedite in tempi moderni e costituiscono una risorsa straordinaria per gli storici della materia.

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Dal 1° gennaio 2015, il catalogo della Biblioteca dell’Academia Belgica è in comune con quelli delle biblioteche della British School at Rome, dell’Accademia di Danimarca e dell'Istituto Storico Austriaco ed è consultabile al seguente indirizzo: http://www.search-libnet.org
Dal 1° luglio 2015 il catalogo della biblioteca è consultabile anche attraverso URBiS Library Network, che interroga i cataloghi delle biblioteche di molti istituti stranieri a Roma.

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Archivi
Informazioni
Orario : lun- ven 10-13; 14-17
 

Condizioni di ammissione: Una parte dei documenti degli archivi è disponibile in formato elettronico ed è liberamente accessibile in linea. Per ottenere l'autorizzazione a consultare in sede, ed eventualmente a pubblicare, i documenti dell'archivio, è necessario indirizzare una richiesta scritta alla direzione dell'Academia Belgica (direttore@academiabelgica.it) in cui siano indicate le generalità del ricercatore, lo scopo della ricerca e un breve Curriculum Studiorum. Consultazione delle opere in sede; non si effettua prestito.
Chi consulta il materiale archivistico si impegna, sotto la propria responsabilità, a riconsegnarlo integro e a mantenerlo nell'ordine in cui è stato trovato. È vietato apporre segni o scrivere sul materiale consultato. In caso di danneggiamento sarà richiesto un indennizzo commisurato ai danni provocati.
Servizi: Fotocopie: 0,50€ a pagina in sede.  Copia in formato elettronico (jpg): 5,00€ a pagina in sede. 

Nel caso di pubblicazione di documenti, l'Academia Belgica sarà espressamente citata quale ente conservatore. Dovrà, inoltre, essere consegnata alla Biblioteca dell'Academia Belgica una copia della pubblicazione.

Fondi

All'Academia Belgica sono conservati i seguenti fondi archivistici:

  • L'archivio di Franz Cumont, padre fondatore dell'Academia Belgica, che lascia all'Academia sia le sue carte che la sua biblioteca. In linea è liberamente accessibile una base dati arricchita regolarmente con nuovi documenti;
  • L'archivio dell'Istituto storico belga di Roma, inventariato per il periodo 1902 (data di fondazione) - 2001;
  • L'archivio fotografico di Fernand De Visscher sugli scavi di Alba Fucens, depositato all'Academia Belgica da suo nipote Paul Fontaine nel luglio 2007 che ne ha anche fatto l'inventario;
  • L'archivio di Joseph Mertens sugli scavi di Alba Fucens e di Ordona;
  • L’archivio di Nicole Dacos, in fase di riordino;

Rinviamo alle sezioni proprie di ciascun fondo per la storia e la descrizione completa del contenuto.

Archivio FRANZ CUMONT

Luogo di conservazione: Academia Belgica, Roma
Consistenza del fondo: circa 17.000 documenti
Lingua: francese, inglese, italiano, tedesco
Date: 1885-1947

Franz Cumont e l’Academia Belgica

Vedi: Progetti di ricerca - Franz Cumont

Contenuto del fondo

Gli archivi e la corrispondenza di Franz Cumont conservati presso l'Academia Belgica testimoniano lo straordinario percorso scientifico dello scienziato nell'Europa della fine del XIX e prima metà del XX secolo

Essi comprendono:

  • Più di 12.000 lettere, in deposito presso l'Academia Belgica, redatte principalmente in francese, tedesco, inglese e italiano e indirizzate a Franz Cumont da illustri studiosi come Jérôme Carcopino, Theodor Mommsen, Salomon Reinach o Georg Wissowa e varie personalità belghe, tra cui Eugène Goblet d’Alviella e Raoul Warocqué. Questa corrispondenza è stata completamente studiata e digitalizzata (base dati).
  • Manoscritti dei corsi universitari seguiti da Franz Cumont in Belgio e Germania
  • Manoscritti, in parte inediti, di articoli e libri scritti da Franz Cumont, nonché note preparatorie per le sue pubblicazioni
  • Appunti bibliografici
  • Vari documenti sulle sue attività scientifiche e accademiche
  • Diari di viaggio in Oriente (Turchia nel 1900 e Siria nel 1907), accompagnati da numerose fotografie e diapositive
  • Un diario manoscritto, inedito, dell'inizio della Prima guerra mondiale in Belgio
  • Oltre 350 foto di siti e monumenti (alcuni ancora non identificati)

Strumenti di ricerca

Dal 2005 l'Academia Belgica ha avviato un vasto progetto di ricerca il cui obiettivo è quello di analizzare sistematicamente e mettere online, utilizzando un database, tutto l'archivio e la corrispondenza di Franz Cumont in suo possesso. Questo progetto a lungo termine è ancora in corso.

Archivio BIHR / IHBR

Luogo di conservazione: Academia Belgica, Roma
Consistenza del fondo: 41 cartelle (documenti), 5 scatole (materiale diverso), 1 tubo portadisegni (documenti e disegni)
Creatore: Istituto storico belga di Roma
Lingua: francese, neerlandese, italiano
Date: 1902-2001

Istituto storico belga di Roma

L'Istituto storico belga di Roma fu creato nel 1902, in seguito all'interesse suscitato, presso gli eruditi belgi ed europei, dell'apertura nel 1880 degli archivi vaticani dovuta a Leone XIII.

L'Istituto storico belga di Roma, che ha terminato la sua attività alla fine del 2018, si è occupato principalmente della storia del Belgio e delle sue relazioni con l'Italia, in particolar modo con Roma. In concreto, ha incoraggiato la ricerca in Italia di (giovani) ricercatori nel campo della storia, della storia dell'arte, della filologia e dell'archeologia. I loro risultati (così come gli atti di colloqui e congressi organizzati su iniziativa dell'Istituto) costituiscono  l'oggetto di pubblicazioni nelle serie dell'Istituto.

Contenuto del fondo

L'archivio è composto essenzialmente da corrispondenza tra i membri del Comitato direttivo, i membri liberi, le istituzioni ufficiali, i borsisti, gli autori, etc. Sono anche conservate placchette di bronzo, fotografie, brochures, mappe, riviste e altro materiale eterogeneo, repertoriato sotto il titolo Divers.

Strumenti di ricerca

Geneviève Duchenne, ricercatore dell'Université catholique de Louvain e professore invitato all'Université Saint-Louis di Bruxelles, ha realizzato un inventario dell'archivio nel 2002.

Archivio Joseph Mertens

Luogo di conservazione: Academia Belgica, Roma
Consistenza del fondo: 5 scatole d'archivio; 2000 diapositive.
Creatore: Joseph Mertens
Lingua: italiano, francese, neerlandese
Date: 1950-1998

Alba Fucens - Ordona

Nel 1949, grazie all'intervento di Fernand De Visscher, il Belgio ottenne il permesso di scavo per il sito di Alba Fucens, in Abruzzo.  Gli scavi iniziarono nel 1950 sotto la direzione di Joseph Mertens. All'inizio degli anni '60 Charles Verlinden ottenne il permesso di scavo per il sito di Ordona, in Puglia, scavo che si protrasse fino al 1993 sotto la direzione di J. Mertens.  Nel 1964, alla morte di F. De Visscher, fu creato il “Centre belge de recherches archéologiques en Italie centrale et méridionale”, composto da professori di archeologia di tutte le università belghe (all'epoca 4)  per gestire i cantieri di Alba Fucens e di Ordona.

Contenuto del fondo

Il materiale depositato presso l'Academia Belgica proviene essenzialmente da 2 depositi:
1.  Deposito Cécile Evers (2007), che contiene parte degli archivi di Joseph Mertens concernenti gli scavi di Alba Fucens e, occasionalmente, quelli di Ordona. Il materiale (piante, rilievi, disegni, rapporti di scavo, foto, ritagli di giornali, lettere, testi di conferenze, etc.) è conservato in 5 scatole d'archivio: 1. A.F. 1950-1964; 2. A.F. Topografia generale. Fucino. Colonie. Acquedotto; 3. A.F. Sculture; 4. A.F. Documenti. Dossiers. Foto aeree. Acquedotto. Territorio; 5. A.F. Foto.
2.  Deposito Claire De Ruyt (2009) consistente in circa 2000 diapositive realizzate da J. Mertens tra il 1950 e il 1981.

Strumenti di ricerca

Claire De Ruyt ha digitalizzato e inventariato tutte le diapositive. La base dati e le diapositive digitalizzate sono disponibili in un DVD aggiunto al volume Belgica et Italica. Joseph Mertens : une vie pour l'archéologie. Atti del Convegno in memoria di Joseph Mertens, a cura di J.-C. Balty.

Fondo Fernand De Visscher

Luogo di conservazione: Academia Belgica, Roma
Consistenza del fondo: 33 cartelle (1048 fotografie e 351 negativi)
Creatore: Fernand De Visscher
Lingua: francese.
Date: 1949 - 1964

Fernand De Visscher e Alba Fucens

Fernand De Visscher, eminente professore di Diritto romano all'Università cattolica di Lovanio, fu direttore dell'Academia Belgica dal 1945 al 1949. Volendo assicurare al Belgio un cantiere di ricerche archeologiche in Italia, nel 1949, dopo molti tentativi presso le autorità italiane, ottenne il permesso di scavo per il sito di Alba Fucens, nel cuore dell'Abruzzo. Nell'aprile del '49 ebbero luogo i primi sondaggi e, da questo momento in poi, le campagne di scavo si susseguirono regolarmente, fino agli ultimi scavi belgi del 1979.

Contenuto del fondo

Gli archivi fotografici di Fernand De Visscher contengono i cliché delle campagne di scavo belghe, effettuate ad Alba Fucens dal 1949 al 1964, anno della morte di De Visscher.

Strumenti di ricerca

Paul Fontaine, professore emerito all'Università Saint-Louis di Bruxelles, direttore a.i. dell’Academia Belgica nel 2018 e nipote di Fernand De Visscher, ha realizzato un inventario nel 2007, quando l'archivio fu depositato presso l'Academia Belgica.

Storia del fondo

Alla morte di Fernand De Visscher, nel 1964, i suoi figli consegnarono a Joseph Mertens tutti gli archivi del padre relativi agli scavi di Alba Fucens. Raggiunto l'emeritato e dopo lo scioglimento del Centro belga di ricerche in Italia centrale, di cui era direttore, Joseph Mertens affidò al suo collega della KU Leuven, Frank Van Wonterghem, una raccolta degli archivi di Alba Fucens. Tra le carte figuravano cartelle e buste di doppi che costituivano gli archivi fotografici di Fernand De Visscher. Nel 2003 esse furono affidate al nipote di Fernand De Visscher, Paul Fontaine che, nel 2007, le donò all'Academia Belgica dove furono depositate nel luglio dello stesso anno.